«Alghero avrà più servizi e decoro anche grazie ai turisti, senza gravare ulteriormente su cittadini e imprese». Con l'imposta di soggiorno, la Riviera del Corallo va nella direzione intrapresa dalla maggior parte dei Comuni a vocazione turistica: garantire a tutti, cittadini e vacanzieri, benefici con servizi efficienti e più qualità. «Non ci sarà alcun danno per il comparto turistico della città. E nessuna posizione “contro” la categoria, tutt'altro. I Comuni che applicano la tassa di soggiorno in Italia rappresentano il 50percento dei posti letto del panorama nazionale. Comuni dove l'applicazione dell'imposta non ha indebolito la competitività delle imprese. E Alghero ha tariffe al di sotto della media nazionale», sottolinea l'assessore comunale al Turismo Gabriella Esposito. Il Decreto Legge 23 del 2011 stabilisce che il gettito derivante dall'imposta di soggiorno debba «essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali». È quello che in maniera trasparente ha deciso di fare il Comune di Alghero, destinando le risorse al decoro urbano e alla lotta all'abusivismo nel settore.
«Così i frutti derivanti dal versamento del terzo trimestre 2015, il più sostanzioso in termini economici, potranno essere apprezzati a partire dai primi mesi del 2016, perché utilizzabili solo dopo l'incasso», ricorda il sindaco Mario Bruno. Oggi purtroppo non è più possibile pianificare sulla base dei trasferimenti di fondi dallo Stato e dalla Regione: sono sempre meno e i tagli si susseguono sul quel poco che ci viene trasferito. La scelta è quindi dettata da esigenze di bilancio e dallo stato indecoroso del verde urbano. Con il 2015, spariscono i finanziamenti per i cantieri lavoro, risorse che consentivano di avviare manutenzioni e riqualificazioni delle aree pubbliche. «Abbiamo avuto il coraggio di fare scelte di campo nette, ma con lo sguardo rivolto al bene della città. Verranno a mancare risorse fondamentali e non possiamo permetterci di farci trovare impreparati», precisa l'assessore all'Ambiente Raimondo Cacciotto. Parallelamente si avvia una seria lotta all'evasione: «Sono impegni assunti nella fase di concertazione che mettiamo in atto», puntualizza il primo cittadino.
Intanto, proseguono i controlli della Guardia di Finanza grazie al protocollo recentemente firmato a Sant'Anna, con sanzioni già comminate in alcune strutture ricettive, ed inizia una fase di verifica congiunta con la Polizia Locale che nel corso delle settimane e dei mesi diverrà sistematica. Si attiva anche il Sistema Integrato dell'Ospitalità: L'obbiettivo è far emergere il sommerso, con uno sforzo comune che mira a facilitare, a render più conveniente il rispetto delle norme in materia. Le unità abitative non adibite ad abitazioni principali, infatti, se gestite in maniera trasparente, possono rappresentare una formidabile risorsa per la città a sostegno dell'intera filiera turistica», sottolinea l'assessore alle Attività Produttive Natacha Lampis. Il progetto, articolato in più fasi operative in collaborazione tra Assessorato Comunale allo Sviluppo Economico e Turismo, è finalizzato a sostenere gli operatori del comparto ricettivo cittadino, incentivare la conversione delle seconde case in ricettività classificata, con un'offerta unica e coordinata.